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La volontaria giurisdizione e il regime patrimoniale della famiglia

Pagine
1294
Autore
Lodovico Genghini
Mese
Giugno
Anno:
2020
Il volume fà parte della collana MANUALI NOTARILI di Lodovico Genghini. Esamina la VOLONTARIA GIURISDIZIONE con attenzione particolare alla fase contrattuale dei soggetti privi, in tutto o in parte, della capacità di agire.
Particolare rilievo è stato dato al REGIME PATRIMONIALE DELLA FAMIGLIA nei suoi istituti specifici:
- comunione legale e convenzionale
- comunione «de residuo»
- fondo patrimoniale
- regime di separazione dei beni

130,00 €
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Descrizione
Tutti gli istituti sono affrontati con il consueto «taglio notarile» e per molte questioni particolarmente discusse, non solo sono state analizzate le opinioni espresse in materia dai diversi autori e confrontate con la giurisprudenza, ma sono state riportate in nota anche le principali circolari della Commissione studi del Consiglio Nazionale del Notariato.

Nel testo vi sono anche schemi pratici e formule per la redazione di atti e di ricorsi di volontaria giurisdizione.
 

Oltre ai tradizionali argomenti, sono stati trattati anche altri temi di particolare interesse notarile e concorsuale quali ad esempio:
- la legge 20 maggio 2016, n. 76 - c.d. legge Cirinnà - è stata approfondita sia con riferimento alla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, sia con riferimento alla disciplina dei contratti di convivenza;
- la c.d. negoziazione assistita introdotta dall’art. 6 della legge 10 novembre 2014, n. 162 che ha previsto la possibilità di concludere un accordo tra i coniugi per definire in via consensuale la separazione personale o il divorzio;
- la legge 10 dicembre 2012, n. 219 e il successivo decreto legislativo attuativo 28 dicembre 2013, n. 154 che hanno introdotto la riforma sulla filiazione.
Sono stati inseriti due nuovi interi capitoli per trattare la volontaria giurisdizione in materia societaria e nel diritto internazionale privato.
Si sono ulteriormente approfonditi i problemi interpretativi in ordine al conflitto di interessi indiretto e al conflitto di interessi morale.
Sono state esaminate le principali sentenze di legittimità quali ad es.:
- Cass. 8 agosto 2014, n. 17811 che per la prima volta ha ritenuto ammissibile lo scioglimento consensuale del fondo patrimoniale;
- Cass. a Sez. Un. 15 marzo 2016, n. 5068, avente ad oggetto l’invalidità della donazione della c.d. “quotina”;
- Cass. 28 febbraio 2018 n. 4676 secondo cui, nel nostro ordinamento giuridico, esisterebbe un principio di “ultrattività” del regime di comunione legale dei beni;
- Cass. 6 giugno 2018, n. 14669 la quale ha ritenuto che all’interdetto sia consentito, per il tramite del rappresentante legale, il compimento di alcuni atti personalissimi;
- la sentenza della Corte Costituzionale del 10 maggio 2019 n. 114 e Cass. 21 maggio 2018, n. 12460 che hanno stabilito che il beneficiario dell’amministrazione di sostegno sia un soggetto pienamente capace di donare;
- Cass. Sez. Un. 7 ottobre 2019, n. 25021 che ha stabilito che la divisione non ha natura dichiarativa, come tradizionalmente sostenuto, ma natura costituiva.
Sono stati, inoltre, affrontati specifici argomenti di particolare rilevanza notarile ma poco trattati dalla dottrina, quali ad esempio:
- la controversa ammissibilità dell’estromissione del singolo bene dal regime di comunione legale dei beni;
- l’art. 38 disp. att. cod. civ., (la c.d. norma di chiusura della competenza funzionale nel campo della volontaria giurisdizione), che è stato oggetto di modifica, con la legge 10 dicembre 2012, n. 219;
- quale autorizzazione richiedere in caso di alienazione di un bene che un incapace ha ricevuto a titolo di legato, considerato il controverso disposto dell’ultimo comma dell’art. 747 cod. proc. civ.

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